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Torino riscopre il Caffè Platti come luogo letterario nella tradizione di Einaudi e Pavese

L'Italia stava annettendo a sé lo Stato Pontificio - ultimo tassello della Penisola finalmente riunita - quando, nel 1870, su un grand boulevard di Torino, il futuro Corso Vittorio Emanuele II, aprì i battenti una liquoreria destinata a divenire ribalta della vita pubblica e privata dei torinesi...
Ora si ripropone come luogo d'incontro anche per l'editoria torinese (già storicamente legata a questi spazi, così vicini alla sede dell'Einaudi) e spazio perfetto per presentazioni di libri e incontri con gli autori.
Anche in collaborazione con la Fondazione per il Libro.

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Rilevata da Ernesto e Pietro Platti, sotto la nuova denominazione di “Caffè Platti”, divenne testimone del passaggio fra il XIX e XX secolo, secondo stile, mode, tecnologie all'epoca innovativi.
E il locale fu oggetto di un restyling all'insegna di quel Liberty che, proprio a Torino, si affermò in occasione dell'Esposizione Internazionale d'Arte Decorativa Moderna del 1902. 
Gli stucchi a sofitto stile Impero, il bancone, le boiserie e le scaffalature a giorno ornate di fregi ed ottoni del locale adibito a Confetteria furono ridisegnate nel 1910 dalla ditta Valabrega.
Tra il 1910 e gli anni '30, fu poi rimodernata la caffetteria con l'annessa sala da thé. Ambienti luminosi, dai toni pastello, impreziositi da decori barocchi e spunti Déco, vetri e specchi incisi, lampadari e applique, tavolini ne ‘800, in ghisa con piano in marmo, un tempo collocati nel déhors sul viale, e tavoli tondi in marmo rosso di Verona.

Un luogo caro ai torinesi, rimasto pressoché intatto, uscito indenne anche dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Era e resta uno dei ritrovi più cari ai torinesi.
Fra i clienti più affezionati, Luigi Einaudi, docente universitario e poi Presidente della Repubblica, il senatore Agnelli, grande estimatore delle sue meringhe, statisti, docenti illustri ed allievi di spicco del vicino liceo classico D’Azeglio fra i quali lo scrittore Cesare Pavese.

Realtà di prestigio e membro dell’Associazione dei Locali Storici d’Italia, il Caffè Platti preserva lo charme e l'allure delle origini.
Un salotto della città che cresce al passo con i tempi, dove passato e presente sono al “servizio” di un futuro dagli orizzonti sempre più ampi. Questo è, oggi, lo storico Caffè Platti che, a quasi 150 anni dalla sua apertura, si riconferma luogo di tradizione ma al tempo stesso di costante innovazione e ricerca della qualità

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Il primo di una lunga serie di incontri:
Giovedì 2 ottobre 2014, ore 18, Caffè Platti – Corso Vittorio Emanuele II, 72 – Torino
La Casa editrice pavese il Mondo di Tels incontra per la prima volta la stampa torinese.
La “chiave” dell’incontro è la presentazione di Auramala, romanzo storico di Ivan Fawler, australiano di Darwin ed ora residente a Pavia. Prendendo spunto da documenti ora conservati a Montpellier, l’autore ha rivisitato un pagina controversa della storia Medievale. Un “intrigo” internazionale che indaga sul vero destino di Edoardo II, la cui trama si dipana tra Inghilterra, Francia, l’abbazia di St. Alberto nei pressi di Pavia.... E Torino, che a Palazzo Madama, custodisce due preziosi candelieri che con molta probabilità sono collegati alla vicenda....

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